Monito degli scienziati. Il clima non è un’opinione.
Un duro monito arriva dall’OMS. Una stima terrificante che conta 4 milioni di morti, di cui 80.000 solo in Italia, mette in allarme la comunità scientifica.
Arrivano ormai da anni avvertimenti inequivocabili circa la situazione del pianeta. Già qualche anno fa si parlava addirittura del pericolo di estinzione del genere umano in breve tempo qualora non si fossero presi seri provvedimenti. A ciò si aggiunse un ulteriore allarme circa il raggiungimento di un limite di “non ritorno”, che non ci avrebbe consentito di rimediare. E queste date erano state previste attorno al 2100, quindi neppure troppo lontane.
Ora la situazione denunciata dai ricercatori pare in linea con le peggiori aspettative denunciate. Entro il 2070 l’aria all’interno dell’atmosfera terrestre potrebbe essere difficilmente respirabile per l’uomo.
Questo gravissimo stato di cose porterebbe alla morte di circa 4.000.000 di persone, tra cui 80.000 nel nostro Paese. Un bilancio quindi molto superiore rispetto a quello che ha causato la diffusione del Sars Cov 2, il famigerato Covid-19.
Le normali condizioni del pianeta Terra sono state infatti stravolte. In Antartide è stata misurata l’assurda temperatura di 20,75° C. Se non ci si impegnerà a porre rimedio la situazione diverrà insostenibile e irreversibile.
Una nuova battaglia ci attende
Secondo gli scienziati assurge quindi una nuova necessità urgente, ovvero quella di tagliare le emissioni di anidride carbonica. Il che equivale in pratica a modificare le nostre abitudini di vita.
La crescita di riscaldamento e di diffusione di CO2, unita alle siccità che si stanno creando, presentano uno scenario catastrofico. E il cambiamento a questo punto diviene un imperativo.
Le nostre economie producono una quantità enorme di anidride carbonica. Si parla di 30 miliardi di tonnellate ogni anno. Immaginiamo quindi che impatto questa quantità possa avere nell’atmosfera. E non dimentichiamo che si tratta di veleno per i nostri polmoni.
La Terra produce già spontaneamente 770 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, necessari per il proprio equilibrio. Ma questo non ci deve trarre in inganno perché una variazione di anche solo 1 milione di tonnellate può creare problemi. E noi, ripeto, ne produciamo 30 miliardi!
Sull’analisi che impone una limitazione alla produzione di anidride carbonica e di conseguenza l’assunzione di nuove regole di vita sono d’accordo la totalità degli scienziati. Si conti che solo lo 0,01% degli studi scientifici contrastano questa linea.
L’esperienza vissuta in questa pandemia dovrebbe insegnarci che il nemico può anche essere “impalpabile”, come il virus oggi e l’aria domani.